se NOn è LA Tecnica, che cos'è?

Le rivelazioni e i raggiungimenti dello Shiva Kriya Yoga sono il risultato della naturale evoluzione della Coscienza di un Essere splendido e fedele alla Luce più stabile. Attraverso la Madre Shaktiananda sono state date nuove rivelazioni nell’oceano di saggezza evolutiva che il Kriya Yoga rappresenta. Ciò avviene senza assolutamente nulla togliere agli insegnamenti dispensati da altri Maestri o Lignaggi collegati alla Conciencia Babaji. Tuttavia, a ragione dei tempi, e la nuova presenza della Madre Shaktiananda sul pianeta, che aspetti dimenticati del Kriya Yoga sono stati restituiti di nuovo.

Attraverso lo Shiva Kriya Yoga della Madre Shaktiananda e Babaji, il praticante (sadhaka) potrà riattivare insegnamenti che erano stati persi nel tempo, e che solo gli esponenti più grandi e i Maestri Kriya hanno conosciuto.

Un chiaro esempio di ciò è la rivelazione della Madre e di Babaji intorno alla capacità che possiede il Kriya Yoga di modulare i codoni del DNA e orientarli verso alte frequenze di Luce.

Sebbene questo punto di vista può essere considerato nuovo, in quanto mai prima d’ora era stato esposto così, il Kriya insegnato dai discepoli di Babaji, in qualsiasi tempo, produce quell’effetto, essenziale per la Realizzazione del Sé.

Attraverso Mataji Shaktiananda, il Mahavatar Babaji ha proposto che lo Shiva Kriya Yoga sia il condotto per ristabilire l’armonia tra ciò che, come un tutto, costituisce l’essenza di questa Saggezza.E’ con la dispensazione dello Shiva Kriya Yoga che si rivela la vera origine e il potenziale evolutivo di questa saggezza.

Le rivelazioni e i raggiungimenti dello Shiva Kriya Yoga sono il risultato della naturale evoluzione della Coscienza di un Essere splendido e fedele alla Luce più stabile. Attraverso la Madre Shaktiananda sono state date nuove rivelazioni nell’oceano di saggezza evolutiva che il Kriya Yoga rappresenta. Ciò avviene senza assolutamente nulla togliere agli insegnamenti dispensati da altri Maestri o Lignaggi collegati alla Conciencia Babaji. Tuttavia, a ragione dei tempi, e la nuova presenza della Madre Shaktiananda sul pianeta, che aspetti dimenticati del Kriya Yoga sono stati restituiti di nuovo.

Attraverso lo Shiva Kriya Yoga della Madre Shaktiananda e Babaji, il praticante (sadhaka) potrà riattivare insegnamenti che erano stati persi nel tempo, e che solo gli esponenti più grandi e i Maestri Kriya hanno conosciuto.

Un chiaro esempio di ciò è la rivelazione della Madre e di Babaji intorno alla capacità che possiede il Kriya Yoga di modulare i codoni del DNA e orientarli verso alte frequenze di Luce.

Sebbene questo punto di vista può essere considerato nuovo, in quanto mai prima d’ora era stato esposto così, il Kriya insegnato dai discepoli di Babaji, in qualsiasi tempo, produce quell’effetto, essenziale per la Realizzazione del Sé.

Attraverso Mataji Shaktiananda, il Mahavatar Babaji ha proposto che lo Shiva Kriya Yoga sia il condotto per ristabilire l’armonia tra ciò che, come un tutto, costituisce l’essenza di questa Saggezza.E’ con la dispensazione dello Shiva Kriya Yoga che si rivela la vera origine e il potenziale evolutivo di questa saggezza.

La più delicata distorsione che si è verificata, soprattutto in Occidente, è stata quella di ignorare quanto rivelato chiaramente negli antichi e più puri trattati sulla Scienza dell’Anima, e ripetuto nella voce dei Grandi Maestri dispensatori del Kriya Yoga in modo incessante.

I Maestri Realizzati sono un condotto delle e per le Sfere di Luce, da dove si trasmette e insegna la Scienza del Kriya Yoga.

Attraverso di essi è possibile trasferire il potenziale di Luce necessario per attivare gli esseri e, a sua volta, generare la riconnessione di quell’Anima con le sfere più alte, senza che i suoi condotti rimangano bloccati in sfere inferiori a causa del suo Karma.

Quindi, la Sapienza Kriya non riguarda soltanto una serie di tecniche che, per sé stesse, generano l’ascensione della Coscienza. Si tratta di una connessione stabile, data attraverso l’Iniziazione, con la Forza Divina più pura. Quella che considera solamente la perfezione dell’Essere, molto lontana dalle distorte nozioni di spiritualità inferiore che la nostra cultura ha costruito.

La più delicata distorsione che si è verificata, soprattutto in Occidente, è stata quella di ignorare quanto rivelato chiaramente negli antichi e più puri trattati sulla Scienza dell’Anima, e ripetuto nella voce dei Grandi Maestri dispensatori del Kriya Yoga in modo incessante.

I Maestri Realizzati sono un condotto delle e per le Sfere di Luce, da dove si trasmette e insegna la Scienza del Kriya Yoga.

Attraverso di essi è possibile trasferire il potenziale di Luce necessario per attivare gli esseri e, a sua volta, generare la riconnessione di quell’Anima con le sfere più alte, senza che i suoi condotti rimangano bloccati in sfere inferiori a causa del suo Karma.

Quindi, la Sapienza Kriya non riguarda soltanto una serie di tecniche che, per sé stesse, generano l’ascensione della Coscienza. Si tratta di una connessione stabile, data attraverso l’Iniziazione, con la Forza Divina più pura. Quella che considera solamente la perfezione dell’Essere, molto lontana dalle distorte nozioni di spiritualità inferiore che la nostra cultura ha costruito.

In sintesi, è il Maestro Realizzato, discepolo del Mahavatar Babaji,
colui che trasmette la Forza di Luce e attiva le tecniche della Saggezza Kriya.

In sintesi, è il Maestro Realizzato, discepolo del Mahavatar Babaji,
colui che trasmette la Forza di Luce e attiva le tecniche della Saggezza Kriya.

Cosa succede se si praticano le tecniche senza Iniziazione?

Cosa succede se si praticano le tecniche senza Iniziazione?

Un’essere che pratichi le tecniche senza Iniziazione può ottenere, indubbiamente, alcuni benefici. La mobilitazione dei Prana interni è una meccanica precisa d’attivazione. Tuttavia, si starebbe collocando, in principio, fuori dalla portata della forza primordiale, assistito solo dalle proprie risorse.

Nel migliore dei casi, le tecniche avrebbero un effetto moderato sul praticante e, subito dopo, le abbandonerebbe in quanto proposta che non gli ha fornito ciò che la sua anima richiedeva.

Nello scenario peggiore, il praticante da solo può attivare aspetti dei suoi registri passati che però non potrà gestire senza l’assistenza delle sfere di Luce attive. Si genereranno così disturbi interni seri, che allontaneranno definitivamente il praticante dalla sua propria Realizzazione.

L’Iniziazione è la via regina di discesa della Forza Divina, e lì, una volta ricevuta tale Grazia Eterna, l’aspirante che si dispone a fare anche solo un Kriya, attiverà le potenze di Luce e sarà in grado di essere assistito e guidato nel percorso fino al suo Sè.

Si attenga chi ancora non ha capito l’importanza dell’Iniziazione come il fondamento del disegno evolutivo dell’anima nella Terra verso i sentieri più puri del Kriya, e vedrà che esiste la costante dell’Iniziazione in ognuno di essi. Non come un requisito capriccioso di esclusione e di limitazione, ma un vero e proprio prendersi cura del sentiero interiore, senza cadere nelle superficiali ed erronee proposte di libero accesso agli insegnamenti che prevalgono oggi nei luoghi della spiritualità minore.

Un’essere che pratichi le tecniche senza Iniziazione può ottenere, indubbiamente, alcuni benefici. La mobilitazione dei Prana interni è una meccanica precisa d’attivazione. Tuttavia, si starebbe collocando, in principio, fuori dalla portata della forza primordiale, assistito solo dalle proprie risorse.

Nel migliore dei casi, le tecniche avrebbero un effetto moderato sul praticante e, subito dopo, le abbandonerebbe in quanto proposta che non gli ha fornito ciò che la sua anima richiedeva.

Nello scenario peggiore, il praticante da solo può attivare aspetti dei suoi registri passati che però non potrà gestire senza l’assistenza delle sfere di Luce attive. Si genereranno così disturbi interni seri, che allontaneranno definitivamente il praticante dalla sua propria Realizzazione.

L’Iniziazione è la via regina di discesa della Forza Divina, e lì, una volta ricevuta tale Grazia Eterna, l’aspirante che si dispone a fare anche solo un Kriya, attiverà le potenze di Luce e sarà in grado di essere assistito e guidato nel percorso fino al suo Sè.

Si attenga chi ancora non ha capito l’importanza dell’Iniziazione come il fondamento del disegno evolutivo dell’anima nella Terra verso i sentieri più puri del Kriya, e vedrà che esiste la costante dell’Iniziazione in ognuno di essi. Non come un requisito capriccioso di esclusione e di limitazione, ma un vero e proprio prendersi cura del sentiero interiore, senza cadere nelle superficiali ed erronee proposte di libero accesso agli insegnamenti che prevalgono oggi nei luoghi della spiritualità minore.